Mercato dei trasporti 03.07.2020
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Trasporti refrigerati in Europa: la domanda cresce ancora sulla spinta dell’e-commerce

I consumatori amano la comodità. In cucina, entrano sempre più spesso i prodotti "convenience" surgelati.

La crescente domanda di prodotti surgelati in Europa impone soluzioni logistiche.

Dal "Rapporto annuale sui Consumi dei prodotti surgelati" dell'Istituto Italiano Alimenti Surgelati (IIAS) emerge che il consumo pro capite di alimenti surgelati in Italia abbia superato i 14,1 kg nel 2019. Nel 2019, si è quindi registrato un aumento pari a +1,3% rispetto al 2018 per quanto riguarda i prodotti surgelati in Italia. In termini di fatturato ciò significa un incremento dai 4,3/4,6 miliardi di euro nel 2018 ai 4,4/4,7 miliardi di euro nel 2019.

La crescita del mercato è chiara in tutta Europa ed è rafforzata ulteriormente dall'attuale crisi pandemica. Coloro che, durante il lockdown o nella pausa estiva, non devono solo coniugare casa e lavoro, ma anche, per esempio, occuparsi dei figli, si sono lasciati vincere facilmente dalla tentazione di ricorrere ai piatti pronti surgelati.  Nel primo quadrimestre del 2020 l'IIAS segnala l’impennata delle vendite online, una modalità di acquisto relativamente nuova per il settore del freddo. Il fenomeno si inserisce nel boom del commercio online dei prodotti di largo consumo confezionato, che ha registrato tassi di aumento superiori al 150% anche nelle prime settimane dopo le riaperture di inizio maggio. Tuttavia, le origini di questo cambiamento nelle abitudini dei consumatori risalgono a un periodo precedente alla crisi. I motivi principali risiedono nelle tendenze alimentari e nella curiosità dei consumatori di provare cose nuove.

Prodotti "convenience" o prodotti freschi: domanda elevata ma molto altalenante

La tendenza a optare per una pizza, patatine fritte e piatti pronti surgelati dimostra come siano cambiate le abitudini dei consumatori. Tutto ciò si ripercuote anche sulla logistica. Secondo gli esperti del settore, infatti, la struttura delle spedizioni sta cambiando. I fornitori, sulla spinta del canale online,  ricevono ordini più numerosi ma con minore regolarità e costanza, con lotti di dimensioni sempre inferiori.

Anche Cristina Rossi, amministratrice di Alaska Trasporti, società di Cesena specializzata nelle spedizioni di merce refrigerata e surgelata, ha di recente illustrato, in un’intervista con il magazine Uomini e Trasporti, come la domanda di trasporti groupage di piccole partite sia particolarmente elevata.

Per il 2020 in Europa si prevede un aumento dal 20 al 30% di trasporti refrigerati

Le tendenze attuali, come il cosiddetto superfood o l'alimentazione vegana, contribuiscono allo sviluppo della logistica del freddo. Affinché le alghe, le bacche di goji o i melograni siano all'altezza della loro reputazione di alimenti miracolosi, ricchi di vitamine, è necessario che siano trasportati a una temperatura compresa tra i 2 e i 7 °C.

"Stiamo assistendo a un continuo aumento dei trasporti refrigerati in tutta Europa", spiega David Moog, product manager di TIMOCOM. Ad esempio, nel dicembre 2019, il numero di offerte di carichi per trasporti refrigerati, all'interno di container refrigerati o con isotermici, caricate nella borsa carichi gestita da TIMOCOM è aumentato di un valore superiore al 60% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (375.085), raggiungendo 618.227 offerte di carichi. Nelle ultime settimane, la crescente tendenza dei cittadini ad accumulare scorte alimentari, anche di prodotti surgelati, ha fatto esplodere la domanda".

Una possibile soluzione? Ridefinire le catene di approvvigionamento

Tra i fornitori di servizi che utilizzano TIMOCOM per la gestione dei trasporti refrigerati rientrano anche le aziende associate dell'associazione tedesca della logistica del freddo Transfrigoroute Deutschland. Al fine di preservare la l’ecosistema di piccole e medie aziende sul quale si fonda la logistica del freddo e, di conseguenza, migliorare costantemente l'efficienza e la produttività dei trasportatori, l'associazione tedesca punta sulle collaborazioni orientate al dialogo con tutte le parti coinvolte. In questo modo, è possibile reagire a picchi improvvisi negli ordini e, al contempo, evitare i viaggi a vuoto. Questa è una sfida particolare per un settore in crescita e altamente specializzato come quello dei trasporti a temperatura controllata.

A questo proposito, soluzioni IT, come lo Smart Logistics System di TIMOCOM che riunisce una rete di clienti in tutta Europa, apportano un contributo essenziale, quale strumento per ridefinire le catene di approvvigionamento già esistenti e favorire approcci di logistica collaborativa a tutti i livelli della supply chain. L’esperienza maturata durante la pandemia da Covid-19, ha reso a tutti evidente come sia necessaria una maggiore flessibilità tra gli operatori delle catene di approvvigionamento, nel trovare il giusto equilibrio tra un risk management più resiliente da un lato, e la necessità di rispondere velocemente alle esigenze dei consumatori dall’altro.

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