TIMOCOM 04.02.2025
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Tendenze nel mondo della logistica 2025: 10 Trend per il mercato dei trasporti

Tendenze della logistica: 10 tesi sul mercato dei trasporti 2025

Le sfide che gli spedizionieri e le aziende di trasporto si trovano ad affrontare oggi si trasformeranno negli ostacoli logistici delle aziende di commercio e di produzione di domani. 

Molte delle previsioni pubblicate alla fine del 2023 da TIMOCOM sullo sviluppo del mercato dei trasporti si sono concretizzate nel 2024. Ad esempio lo sviluppo dei costi logistici 2024 , la sempre maggiore importanza di carichi parziali (LTL) e purtroppo, anche l’aumento di insolvenze e cessazioni di attività commerciali nel settore dei trasporti. 

Nuove fondazioni e acquisizioni si sono verificate raramente sul mercato, portando a una generale riduzione delle capacità disponibili. La carenza di autisti continuerà probabilmente ad alimentare questa tendenza anche nel 2025, mentre l'intelligenza artificiale non potrà rappresentare la soluzione a tutti i problemi del settore logistico.

 

Gunnar Gburek, Head of Business Affairs di TIMOCOM dà uno sguardo allo sviluppo del settore logistico in Germania e in Europa nei prossimi dodici mesi e a cosa le aziende dovranno aspettarsi, sintetizzando la sua analisi in 10 tesi per il settore dei trasporti 2025. Scopriamo cosa ci attende nell’immediato e nel prossimo futuro della logistica.

 

Le più importanti tendenze nella logistica 2025

 

Gli autisti e i responsabili dei processi logistici qualificati restano una rarità e l’IA non rappresenta (ancora) un degno sostituto.

 

Anche nel 2025, la disponibilità di nuovi autisti qualificati sarà estremamente limitata, così come quella dei responsabili della logistica e del personale operativo nelle spedizioni. Sebbene molte aziende di software propongano soluzioni basate sull'intelligenza artificiale per alleggerire il carico di lavoro dei responsabili del traffico, ci vorrà ancora del tempo prima che queste tecnologie vengano adottate su larga scala. Inoltre, resta da verificare se potranno realmente compensare la carenza di personale.

Analogamente, i veicoli a guida autonoma non saranno ancora pronti per rappresentare un'alternativa concreta, rendendo necessario continuare a investire nei mezzi tradizionali. Per questo motivo, è fondamentale valorizzare i propri collaboratori e riconoscere la loro importanza: il loro contributo è cruciale per il funzionamento del sistema, al pari di quello delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco e degli operatori sanitari. Un trattamento adeguato nei loro confronti giova all'intera società.

 

I prezzi di trasporto salgono a causa della ridotta capacità

 

La costante riduzione della capacità, a fronte di volumi di trasporto che restano elevati, comporterà una “lotta” sul mercato con conseguente aumento dei prezzi per i trasporti a breve termine.  La situazione è particolarmente pesante per le imprese di spedizione che hanno stipulato contratti a lungo termine ai prezzi attuali. Ci saranno comunque fasi in cui i prezzi saranno più bassi in seguito alle oscillazioni stagionali, tuttavia, il livello raggiungerà e si manterrà su valori più elevati rispetto all’anno precedente. 

Se nel 2025 una leggera crescita economica dovesse comportare una maggiore domanda di mezzi, la costante carenza di spazi di carico e i prezzi elevati che ne conseguono potrebbero rapidamente soffocare i teneri germogli della ripresa. La merce che non arriva al cliente non può nemmeno essere fatturata. Resta quindi imperativo garantire la capacità comportandosi in maniera adeguata con i fornitori di servizi. Il passaggio da un mercato di acquirenti a uno di venditori diventa sempre più evidente.

 

Un numero sempre maggiore di insolvenze e cessazioni di attività commerciali

 

Nonostante i prezzi più elevati, alla fine dei conti il margine dei trasportatori è sempre più ridotto perché non riescono comunque a compensare del tutto gli aumenti dei costi. Alcuni di loro finiscono col trovarsi in gravi difficoltà o addirittura diventano insolventi mentre altri cercano di evitare il fallimento vendendo la propria azienda, anche se ben pochi vi riescono, poiché anche le aziende più grandi non hanno alcun interesse a espandersi tramite acquisizioni. Per molte piccole attività un altro problema è rappresentato dal fatto che le nuove generazioni non sono ancora pronte per gestire l’impresa di famiglia. Alla fine del 2025 il numero di trasportatori si sarà decisamente ridotto rispetto ad oggi, con conseguente ulteriore perdita di capacità. 

 

Gli aumenti dei costi dell’energia pesano sui contratti a lungo termine

 

Nel 2024, i costi operativi e del personale sono notevolmente aumentati. Nel 2025 questa tendenza continuerà a causa di un maggior numero di crisi e della prevedibile continuazione delle guerre nel mondo e interesserà soprattutto i prezzi di energia e carburante. Ciò comporterà un notevole onere per i vettori e gli spedizionieri e ridurrà ulteriormente i loro già bassi margini di profitto. Pertanto, cercheranno di limitare il rischio sui contratti a lungo termine, sia applicando un supplemento carburante maggiore sia attraverso altre variabili.

È anche probabile che alcuni partecipino meno frequentemente a gare d'appalto a lungo termine e cerchino offerte a breve termine attraverso i marketplace, che risultano più redditizie e meno rischiose. Infatti, la carenza di capacità di trasporto rende questo tipo di operazione l’unico modo per riuscire a trovare un trasportatore, soprattutto nei periodi di punta intorno a Pasqua e a Natale. E ovviamente, a condizioni ben diverse di quelle dei contratti quadro che a volte durano più di un anno.

 

Meno carichi completi, più trasporti parziali

 

A causa della stagnazione dell'economia, il volume assoluto dei trasporti difficilmente aumenterà nel 2025, almeno in Germania. Tuttavia, non si prevede una diminuzione del numero di spedizioni; le aziende manifatturiere si vedranno soltanto costrette ad assegnare ordini di carico più piccoli. 

Questo significa che ci saranno più carichi parziali a scapito di quelli completi (FTL), molto più semplici: i committenti dovranno quindi spendere di più e i fornitori di servizi avranno una gestione più complessa. Purtroppo, ciò significherà anche un aumento dei viaggi a vuoto, una tendenza che in realtà dovrebbe andare in direzione opposta. 

 

Cooperazione e rete contro la mancanza di capacità

 

La costante pressione su capacità di trasporto e costi spinge sempre più aziende a valutare la possibilità di fare rete e di aiutarsi a vicenda. Stiamo vivendo un periodo difficile, complesso e incerto e molti si rendono conto di non riuscire a farcela da soli. C'è bisogno di maggiore collaborazione. 

Tuttavia, le aziende utilizzano sistemi diversi che rendono difficoltosa la comunicazione, l’impiego di canali differenti aumenta la probabilità di errore e i processi logistici manuali sottraggono tempo alle già scarse risorse di personale. Per questo motivo le interfacce e le piattaforme digitali assumono un’importanza sempre maggiore. Anche se in questo modo si aumenta la trasparenza e si riduce la riservatezza sull’identità dei propri clienti tradizionalmente prevalente nel settore della logistica, il rischio di perdere committenti è calcolabile, viste le scarse capacità. Anche nel 2025 ci sarà parecchio da fare. 

 

Il congelamento della legge tedesca sulla Due Diligence nella Supply Chain (LkSG) rassicurerà le persone solo per un breve periodo

 

La sospensione della legge tedesca sulla Due Diligence nella Supply Chain farà tirare un sospiro di sollievo e placherà gli animi soltanto nell’immediato futuro. Infatti, i requisiti rimangono in vigore anche senza controlli e ulteriori regolamenti di conformità comporteranno un lavoro aggiuntivo. Anche nel 2025 lo smantellamento della burocrazia, richiesto a gran voce, non diventerà realtà. 

La frustrazione per il fatto che gran parte del peso della burocrazia grava sulle spalle delle PMI, che non ne sono direttamente interessate, sta causando un crescente risentimento e a una maggiore pressione sulle associazioni dei trasporti che, tuttavia, inizialmente si troveranno di fronte a una politica inadeguata ed è improbabile che questa situazione cambi molto nel corso del 2025. Non è ancora chiaro se almeno il BAFA (l’Ufficio federale tedesco per gli affari economici e il controllo sulle esportazioni) sarà in grado di fornire un po' più di chiarezza con le sue annunciate linee guida sulla LkSG. 

È stato comunque confermato ufficialmente che, almeno per quanto riguarda la Direttiva CSRD, è consentito fornire valori stimati per le emissioni di CO2. Le discussioni sugli svantaggi rispetto ai concorrenti stranieri, ai quali i requisiti non sono affatto applicati o sono attuati in modo meno rigoroso, resteranno all’ordine del giorno.

 

Uso limitato di veicoli elettrici e a idrogeno 

 

Nel 2025 si continuerà a sperimentare l'uso di veicoli a basse emissioni. Soprattutto le aziende di trasporto di medie e grandi dimensioni hanno iniziato a testare nella pratica le nuove tecnologie di propulsione. Nel 2025, continueranno a fare percorsi di prova dove lo riterranno opportuno e se riceveranno i veicoli dagli OEM. 

Tuttavia, rimarrà l'incertezza su quale tecnologia prevarrà alla fine e per questo motivo, il settore non sarà ancora in grado di utilizzare questa soluzione per dare il contributo significativo alla riduzione di CO2 auspicato dai politici. Il loro utilizzo diventerà comunque sempre più importante, soprattutto per l'industria e la vendita al dettaglio, in vista delle linee guida della CSRD. 

Il diesel HVO-100 potrebbe svolgere un ruolo di punta in questo ambito se fosse disponibile in quantità maggiori come carburante ecologico. Nonostante le numerose perplessità, questa soluzione al momento sembra più realistica rispetto a una rapida espansione delle stazioni di idrogeno o di ricarica elettronica.

 

Nessuna crescita per il trasporto ferroviario

 

Il trasporto su rotaia difficilmente aumenterà nel prossimo anno e non solo a causa degli ostacoli infrastrutturali. Anche le ferrovie hanno difficoltà a trovare un numero sufficiente di nuovi dipendenti qualificati. Il trasporto combinato farà progressi solo se i trasportatori aumenteranno le loro capacità con rimorchi compatibili con le gru.

Almeno nella prima metà dell'anno, ci sarà ancora una tendenza alla cautela e solo quando l’economia si risolleverà, le aziende di trasporto ricominceranno a investire di più. Tuttavia, soltanto un miglioramento importante delle condizioni quadro avrà un effetto sostenibile a lungo termine sul trasferimento del traffico. 

Le ferrovie e gli inguaribili ottimisti sono gli unici a credere in un aumento sensibile del traffico di carri singoli o gruppi di carri. L’efficienza del trasporto ferroviario in questo settore è troppo scarsa e anche il fatto che le spedizioni stanno diventando sempre più piccole non gioca a favore del trasporto su rotaia, per quanto sensato ed ecologico possa essere.

 

Rischio di crimini informatici in un ambiente non protetto

 

I progressi tecnologici, ad esempio i sistemi di intelligenza artificiale, stanno rendendo sempre più facile per i criminali trovare nuovi modi per ingannare e mettere in atto frodi. Nessuno può garantire una protezione del 100% in ogni momento. La sicurezza dei sistemi informatici richiede quindi misure continue e aggiornamenti regolari, nonché una particolare attenzione da parte dei dipendenti. 

Si tratta di un grosso impegno di mezzi finanziari e di personale, soprattutto per le piccole aziende. Nel settore dei trasporti, gli imprenditori dovrebbero essere particolarmente critici quando ricevono offerte oppure ordini inviati per e-mail da soggetti che sembrano affidabili e controllare i dettagli in modo approfondito. Purtroppo, nel 2025 ci saranno ancora casi in cui i criminali informatici troveranno "porte aperte" su piattaforme e mercati non sicuri. Tutto questo può essere evitato solo se l'industria logistica utilizza soluzioni digitali, canali e reti affidabili con operatori verificati che offrono maggiore sicurezza. 

 

Informazioni sull'autore: Gunnar Gburek

 

Gunnar Gburek , laureato in economia aziendale con specializzazione in commercio e logistica, vanta un’esperienza pluriennale nel settore della logistica, come direttore di Hasenkamp, fornitore di servizi logistici per il settore commerciale e i clienti privati e come responsabile presso l’Associazione federale economia dei materiali, acquisti e logistica (BME). Da fine 2016 è portavoce aziendale nonché Head of Business Affairs di TIMOCOM.

 

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