Tutto sulla logistica 13.12.2020
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FreightTech360 | Logistica, trasporti, tech | Guida autonoma: visione e realtà

. Nonostante gli ostacoli di natura legale, etica e tecnica, i produttori continuano a fare progressi sul fronte dell'automazione

Autovetture, furgoni e autocarri a guida autonoma in circolazione sulle strade

La guida autonoma sta diventando uno scenario sempre più tangibile per il trasporto merci. Nonostante gli ostacoli di natura legale, etica e tecnica, i produttori continuano a fare progressi sul fronte dell'automazione. In questo contesto, una cosa è chiara: l'automazione del trasporto merci non è una sfida che un'azienda è`oggi in grado di affrontare da sola. In questo articolo del blog intendiamo fornire una panoramica sullo stato dell'arte della tecnologia e sulle previsioni che potrebbero rivelarsi interessanti per il futuro.

La digitalizzazione rappresenta uno strumento in grado di apportare un importante contributo al miglioramento della logistica. Negli ultimi anni sono stati realizzati numerosi progressi tecnologici, a cui ne seguiranno molti altri. Quale di queste tecnologie ha il potenziale di preparare al meglio le aziende per la logistica del futuro? Qual è lo stato attuale dell'evoluzione della logistica e come vengono applicate le nuove tecnologie?

Nella serie del blog di TIMOCOM "FreightTech 360" cerchiamo di rispondere proprio a queste domande. In questo articoloci concentriamo sui passi avanti compiuti dai produttori sulla strada verso i camion a guida autonoma.

L'evoluzione dell'automazione è molto complessa e rappresenta una vera e propria sfida. Richiede vaste conoscenze della guida automatizzata e dei sistemi digitali, che sono essenziali per un ampio scambio di dati tra tutte le parti coinvolte. Per far sì che queste tecnologie trovino applicazione sul mercato, sono necessari test approfonditi e una costante ottimizzazione.

Gli OEM del settore sono in prima linea in questa rivoluzione tecnologica. L'acronimo inglese OEM sta per Original Equipment Manufacturer, traducibile con "produttore di apparecchiature originali". Nella logistica, questo termine è usato come sinonimo di produttore di veicoli industriali. Attraverso progetti di ricerca e test, questi produttori si sono resi conto di quanto siano onerose le fasi di sperimentazione e miglioramento dei primi modelli automatizzati.

Inizia tutto con una visione

La trasformazione della supply chain ha un enorme potenziale di risparmio nel prossimo decennio; questa la previsione di uno studio condotto dalla società di consulenza PricewaterhouseCoopers (PwC) nel 2018. Si tratta di una visione di Trucking 4.0, in cui gli OEM producono camion a guida autonoma, che a loro volta sono gestiti e organizzati da un sistema cosiddetto "Mobility as a Service".

 

Nello studio in questione, PwC stima che, nel giro di pochi anni, il settore della logistica potrebbe trasformarsi in un ecosistema di camion e robot autonomi, coordinati da una supply chain completamente digitalizzata. Nella catena di fornitura, il prodotto invia già un segnale a una piattaforma di matching, ad esempio una borsa carichi, segnalando tempestivamente la necessità di un servizio di trasporto. Completato e codificato con i dati relativi al luogo di scarico e le principali informazioni di trasporto, il prodotto viene trasferito su un camion disponibile e adatto alle esigenze di trasporto. Al luogo di scarico, dei robot trasportano il prodotto dal camion al deposito centrale o temporaneo e, nell'ultimo miglio, dei camion elettrici lo consegnano al cliente. Questa visione di una supply chain end-to-end avrebbe un potenziale di risparmio dei costi fino al 47%. Inoltre, sarebbe possibile ridurre ulteriormente le spese con l'impiego di moderne tecnologie di propulsione, come i motori ibridi, elettrici o a gas. Si potrebbe ottimizzare lo sfruttamento dello spazio di carico.

Anche se lo studio rivela che i vantaggi di una supply chain automatizzata e digitalizzata non dovrebbero essere tangibili prima del 2030, mette anche in luce il forte interesse di alcune aziende per l'ottimizzazione dei veicoli industriali a guida autonoma. Tuttavia, prima di tutto è necessario definire meglio il concetto di guida autonoma.

Diversi livelli di automazione

I produttori, la politica e la società sono confrontati con i nodi di natura legale ed etica, come per es. le questioni della sicurezza o della responsabilità in caso di sinistro.

Che decisione deve prendere un veicolo a guida autonoma quando un incidente è ormai inevitabile? Alla luce di questa situazione dilemmatica, in Germania è stata istituita una Commissione per l'Etica, che ha definito delle linee guida, che possano fungere da orientamento per i responsabili delle politiche, anche se in realtà sono più una base per i processi decisionali. Non rispondono a tutte le domande (in modo esaustivo), il che è estremamente difficile quando si tratta di sostanziali decisioni etiche. Questa sarà una sfida che l'industria, la politica e la società potranno superare solo insieme.

Un altro tema di cui è necessario discutere riguarda le conseguenze della guida autonoma per la professione del conducente, nonché le ripercussioni sulla società nel suo complesso. È importante che queste discussioni vadano di pari passo con il progresso tecnologico.

 

Quando si parla di automazione, è fondamentale fare una distinzione tra sei livelli. In Europa e negli Stati Uniti ci sono attualmente tre livelli di guida autonoma autorizzati per legge. Il livello 2 è già possibile dal punto di vista tecnico, manca solo l'autorizzazione a livello europeo. Questi sono i livelli da 0 a 5:

 

0: Nessuna automazione: il conducente ha il pieno controllo della guida

1:  Guida assistita

2: Automazione parziale (parcheggio, mantenimento della corsia o frenata)

3: Automazione condizionata (azionamento indicatori di direzione e cambio di corsia)

4: Alta automazione (il sistema è responsabile per gran parte della guida del veicolo)

5: Guida interamente autonoma (un sistema o un programma guida il veicolo in maniera del tutto autonoma)

 

La visione presentata dallo studio di una supply chain completamente digitalizzata e in gran parte automatizzata andrebbe a modificare radicalmente il settore della logistica. È difficile prevedere se entro il 2030 si assisterà a un'evoluzione o addirittura a una rivoluzione della logistica. Per far sì che le previsioni di PwC si realizzino, è necessario completare gli ultimi tre livelli di automazione, arrivando a una guida interamente autonoma, entro i prossimi dieci anni. Questo implicherebbe il superamento degli ostacoli tecnici e legali finora esistenti e il diffondersi della dovuta accettazione da parte della società.

Affinché questa visione diventi realtà, è fondamentale considerare tutti i soggetti coinvolti, e cioè: l'uomo, il settore pubblico come fornitore di infrastrutture di trasporto, il gestore della rete come partner delle infrastrutture di comunicazione e lo Stato come autorità legale e di regolamentazione. Solo quando tutti questi soggetti collaboreranno tra loro sarà possibile sviluppare un modello di guida autonoma a prova di futuro. L'introduzione dei veicoli a guida autonoma sulle strade europee dipende però dall'evoluzione tecnologica dei rispettivi veicoli. Diamo, quindi, un'occhiata allo stato dell'arte di questa tecnologia.

Attuali progressi degli OEM

Daimler ha sviluppato, a fini di test, un camion a guida autonoma, il Mercedes-Benz Future Truck 2025. A tal fine, nel 2019 la casa automobilistica tedesca ha acquisito la maggioranza delle quote di Torc Robotics. Pioniera nella guida autonoma, questa società americana fornisce a Daimler le competenze settoriali di robotica necessarie per dare vita il camion autonomo.

Questo innovativo modello combina i vantaggi dei sistemi di assistenza e dei sistemi telematici autorizzati in un unico sistema di gestione intelligente dei trasporti. In questo modo, Daimler punta a raggiungere il 4° livello di automazione e, al contempo, continua ad ampliare e perfezionare la tecnologia di bordo. In collaborazione con il costruttore NVIDIA, la società tedesca intende dotare tutti i veicoli Mercedes-Benz di funzioni di guida automatizzate aggiornabili entro il 2024. L'obiettivo è quello di eseguire aggiornamenti regolari, per es. delle applicazioni di sicurezza, tramite una moderna architettura dei calcolatori.

Nei prossimi anni, il costruttore di veicoli MAN, insieme a Hamburger Hafen Logistik AG, testerà i primi camion a guida autonoma. Le due società hanno già sottoscritto un contratto di cooperazione. Come area di prova è stato scelto il terminal container Altenwerder nel porto di Amburgo, oltre che un tratto dell'autostrada A7 lungo 70 km.

Inoltre, dal luglio 2020, la società MAN, la Deutsche Bahn, l'Università Fresenius e l'azienda Götting KG stanno lavorando a un progetto congiunto per la movimentazione automatizzata dei container in combinazione con un camion automatizzato. A tale scopo, MAN mette a disposizione un mezzo a guida autonoma, dotato di un'interfaccia dell'azienda Götting KG. Ciò consente lo scambio di dati, che rappresenta l'unico strumento per la localizzazione dell'autocarro e il rilevamento di ostacoli. L'Università di Fresenius analizza in che modo l'uomo e la macchina interagiscono tra loro, trasferendo i rispettivi comportamenti all'interno di processi digitali, al fine di consentire la comunicazione tra mezzi, terminal e deposito container. In caso di esito positivo del test, si compierebbe un ulteriore passo in avanti verso l'automazione del trasporto combinato.

La casa automobilistica Scania ha presentato AXL, un autocarro autonomo senza cabina di guida, per cui è previsto l'impiego in grandi cantieri edili, in miniere sotterranee e a cielo aperto. L'autocarro pesante a guida autonoma potrebbe percorrere tragitti frequenti, ad esempio per il trasporto di merci sfuse.

Next Steps

Anche se la visione di Trucking 4.0 delineata da PwC entro il 2030 probabilmente non coincide con quella che sarà la realtà standard, presenta comunque un possibile scenario per il futuro.  I camion a guida autonoma non sono fantascienza. Nel medio e lungo periodo, infatti, saranno impiegati a livello capillare.

Il presupposto è che si continuino a fare progressi sul fronte dell'automazione, non solo a livello tecnico. Perché ciò avvenga, sono necessarie un'ampia accettazione da parte della società, basi legali e politiche onnicomprensive e aziende innovatrici che continuino a investire in questa tecnologia del futuro.

 

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