Tutto sulla logistica 20.12.2021
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Sostenibilità: 5 temi chiave e i principali eventi storici da conoscere

In che modo le aziende operanti nei settori della logistica e dei trasporti sono in grado di adattarsi alla transizione ecologica grazie alla sostenibilità e sfruttarne i vantaggi?

Logistica sostenibile

Il trasporto di merci su strada è responsabile di quasi il 18% delle emissioni globali di CO2, secondo quanto riportato da Statista, il portale web tedesco di statistica. Solo in Germania, nel 2020 i vettori su strada hanno costituito circa il 72,5% della catena di trasporto e la tendenza è in crescita. A questo si contrappone l'appello per aumentare il grado di sostenibilità delle catene del valore e, di conseguenza, anche dei trasporti.

Logistica sostenibile: dalle origini alla svolta

Solo poche settimane fa, in occasione della ventiseiesima Conferenza sul clima a Glasgow, una parte dei delegati ha firmato il patto per la riduzione dei combustibili fossili per auto e furgoni. Inoltre, per la prima volta nella storia, i partecipanti alla conferenza hanno lanciato un appello per accelerare l'eliminazione dell'energia a carbone a livello internazionale. Secondo la Legge tedesca sulla catena di approvvigionamento si tratta di decisioni che hanno ripercussioni dirette sul settore dei trasporti e della logistica e che lasciano immaginare quale potrebbe essere l'andamento futuro.

 

La nuova serie "Logistica sostenibile" del blog di TIMOCOM si concentra sulle sfide e le opportunità legate alle pratiche sostenibili per le aziende operanti nel settore dei trasporti e della logistica. Questa serie intende chiarire i principali termini legati a questo tema, presentando gli eventi e gli andamenti passati e, al contempo, gettare luce sul futuro.

 

Domande come "Dove si trova la mia spedizione?" e "La merce arriverà in orario?" sono probabilmente tra le più comuni quando pensiamo alla catena di trasporto. Nello stesso tempo, però, stiamo assistendo a un desiderio sempre più crescente da parte dei clienti e dei consumatori di avere informazioni come l'origine delle materie prime utilizzate, le condizioni di lavoro dignitose nella produzione e i trasporti ecosostenibili. Infatti, la trasparenza delle supply chain inizia, per esempio, con informazioni sulle pratiche agricole sostenibili e non con una panoramica sulla situazione attuale delle giacenze di magazzino o con notifiche sulla spedizione.

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Evita da subito i viaggi a vuoto

Il primo episodio di questa nuova serie intende gettare le basi terminologiche, fornendo una definizione dei 5 termini principali direttamente legati al trasporto e alla logistica e offrendo un breve excursus storico dei più importanti eventi legati allo sviluppo della sostenibilità.

5 termini legati alla sostenibilità che tutti i logistici devono conoscere

Ogni nuova tendenza o movimento porta con sé anche nuovi termini, come nel caso della "logistica sostenibile" o "logistica trasparente". Che differenza c'è tra bilancio ambientale e impronta ecologica oppure i due termini sono sinonimi? Prima di entrare nel vivo di questo tema complesso, è fondamentale chiarire i termini usati più di frequente. Su Internet è possibile trovare glossari costituiti esclusivamente da termini tecnici sul tema della sostenibilità. La lista che segue ne rappresenta un estratto. Cliccando su ciascun termine è possibile leggerne la definizione.

1. I tre pilastri della sostenibilità

Il concetto di sostenibilità poggia su tre pilastri in costante interazione tra loro.

  • Società

Questo pilastro considera l'uomo come una risorsa umana, ma è l'antitesi di concetti quali lo sfruttamento e la schiavitù moderna. Si fonda piuttosto sul rispetto della dignità umana e delle pari opportunità di istruzione, cultura e benessere per tutti. Da una prospettiva puramente imprenditoriale, al concetto di uomo si aggiungono aspetti come le competenze settoriali e l'impegno.

  • Ambiente

Questo pilastro si concentra sulla gestione responsabile e sostenibile delle risorse naturali e si fonda sul principio per cui ciò che viene sottratto alla natura debba avere un concreto potenziale di autorigenerazione. L'obiettivo è la salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi.

  • Economia

Le imprese che operano nel segno della responsabilità sociale devono, però, realizzare anche profitti economici, che rappresentano la base per investimenti sostenibili in tecnologie del futuro, corsi di aggiornamento o anche progetti di sostenibilità ambientale e strategie per mantenersi competitivi sul mercato.

2. Supply Chain Transparency / Supply Chain Visibility

Dal reperimento delle materie prime alla consegna del prodotto finale al consumatore la "trasparenza della catena del valore" considera tutte le fasi del ciclo produttivo. La trasparenza rappresenta un indicatore chiave della sostenibilità, dal momento che, quando si parla di trasparenza della catena del valore, è fondamentale fornire informazioni complete sulle materie prime, sui metodi di lavorazione e di trasporto, ecc. Questo sarà uno degli aspetti prioritari per le imprese tedesche, nel quadro della Legge sulla catena di approvvigionamento che entrerà in vigore in Germania nel 2023.

3. Real Time Visibility

Questo termine a volte viene usato come sinonimo di Supply Chain Transparency, anche se, in realtà, la traduzione di Real Time Visibility è  "visibilità in tempo reale"(di trasporti, giacenze di magazzino, ecc.). È possibile sfruttare i vantaggi della visibilità in tempo reale, nel segno della sostenibilità, al fine di operare nel rispetto dell'ambiente e delle risorse.

4. Decarbonizzazione

La transizione ecologica prevede un obiettivo a lungo termine: un'economia a zero emissioni di carbonio. In altre parole, l'economia mondiale dovrà trasformare gradualmente i processi, al fine di ridurre i gas serra prodotti e rilasciati nell'atmosfera terrestre, anche conosciuti come "emissioni". Un altro aspetto centrale consiste nella riduzione dei combustibili fossili e in un maggiore impiego di fonti di energia rinnovabili, come l'energia eolica, solare e idroelettrica. La decarbonizzazione nella logistica, per esempio, può essere sostenuta da una modernizzazione del parco veicoli introducendo veicoli elettrici o motori a combustione a basso consumo, nonché da una rivalutazione delle catene di approvvigionamento esistenti.

5. Bilancio ambientale

Originariamente il termine "bilancio ambientale" indicava esclusivamente un procedimento di valutazione del livello di sostenibilità ambientale di un prodotto, che includeva soprattutto i dati relativi alla produzione, per es. la quantità di emissioni prodotte lungo l'intero processo produttivo: dalla lavorazione delle materie prime fino alla consegna del prodotto finito al cliente finale. Ormai, però, questo termine include anche i dati relativi ai servizi e alle pratiche aziendali.

Ulteriori termini chiave sul tema della sostenibilità

  • Impronta ecologica Nato con una campagna pubblicitaria del gruppo petrolifero British Petrol, il concetto di "impronta ecologica" ha acquisito un significato proprio, diventanto un indicatore per ogni singolo individuo. Il termine viene utilizzato da organizzazioni ambientali come Brot für die Welt o Global Citizen e misura l'ipotetica superficie produttiva terrestre che serve per garantire a un singolo individuo standard di vita sostenibili. Ti abbiamo incuriosito? In un test online puoi calcolare la tua impronta ecologica e ottenere consigli su come ridurla.
  • Earth Overshoot Day L'Earth Overshoot Day, o Giorno del Superamento Terrestre, indica il giorno in cui la somma di tutte le impronte ecologiche copre completamente la superficie della Terra. In altre parole, si riferisce al giorno in cui la Terra esaurisce le risorse naturali previste per tutto l'anno in corso. Nel 2021 questa giornata è caduta il 29 luglio.

La (ri)scoperta della sostenibilità

Le popolazioni indigene lo fanno già dagli albori dell'umanità, mentre i Paesi industrializzati devono ancora imparare a farlo: vivere e generare ricchezza in armonia con le risorse del pianeta.

Gli eventi storici che hanno influenzato maggiormente le pratiche di sostenibilità odierne:

- La nascita del termine "effetto serra": la ricerca sul clima nel XIX secolo

Il termine "effetto serra" fu utilizzato per la prima volta negli studi risalenti all'inizio del XIX secolo, affermandosi ufficialmente nel XX secolo. Jean Baptiste Joseph Fourier e John Tyndall, infatti, studiarono l'effetto delle emissioni sulla temperatura terrestre, paragonando le reazioni rilevate sul pianeta e nell'atmosfera terrestre con quelle del cosiddetto "contenitore esotermico", ovvero una scatola che trattiene il calore.

– CLUB DI ROMA: l'industria mette in azione la sostenibilità

Spinto da una crescente preoccupazione per l'umanità, nel 1965 l'imprenditore italiano Aurelio Peccei costituì, insieme allo scienziato Alexander King, il CLUB DI ROMA. Solo 7 anni dopo, in collaborazione con i professori dell'Istituto americano MIT, venne pubblicata l'opera dal titolo "I limiti alla crescita", in cui per la prima volta vennero descritte le interazioni tra uomo, natura ed economia. L'associazione è composta da esperti provenienti da 30 Paesi che si dedicano alla ricerca sul tema "Problemi futuri dell'umanità", cercando e valutando le possibili soluzioni. Fedele al motto "CONOSCENZA, PENSIERO, AZIONE", l'organizzazione opera a livello internazionale, sostenendo, per esempio, la Global Marshall Plan Initiative, e gestendo una rete di scuole.

– Agenda 21, Protocollo di Kyoto & Agenda 2030: la politica globale proiettata al futuro

  • Agenda 21: Nel giugno 1992 si tenne a Rio de Janeiro la Conferenza delle Nazioni Unite su ambiente e sviluppo. Con il suo discorso, l'allora dodicenne Severn Cullis-Suzuki zittì l'ONU , divenendo il simbolo della necessità di agire. Il risultato della Conferenza di Rio fu un programma d'azione con raccomandazioni pratiche per le politiche ambientali del XXI secolo.

 

  • Protocollo di Kyoto: Nel dicembre 1997, nella città giapponese di Kyoto, gli impegni e gli obiettivi contenuti nell'Agenda 21 furono resi vincolanti. Alcuni dei Paesi partecipanti alla Conferenza aderirono all'impegno di ridurre le emissioni complessive di CO2 del 5,2% entro il 2000. Nonostante i molteplici rinvii, il Protocollo di Kyoto rappresenta sicuramente una delle pietre miliari in materia di politica climatica, poiché fissa, per la prima volta nella storia, un valore di riduzione delle emissioni

 

  • Agenda 2030: Nel settembre 2015 si svolse a New York il "Vertice ONU sullo sviluppo sostenibile". Questo vertice produsse un importante risultato: i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che ancora oggi trovano applicazione nell'Agenda 2030, che funge da accordo sul futuro del pianeta. 193 capi di Stato e di Governo aderirono all'obiettivo comune di garantire una vita dignitosa a ciascun individuo entro il 2030. Nei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile sono racchiuse le tre dimensioni della sostenibilità.

– Accordo di Parigi: 1,5 gradi scrivono una pagina di storia

Nel dicembre 2015, i partecipanti alla Conferenza internazionale sul clima di Parigi, altrimenti conosciuta come "COP 21", riuscirono a responsabilizzare l'intera comunità internazionale sulla tutela del clima, dando definitivamente avvio alla cosiddetta transizione ecologica. L'obiettivo principale dell'Accordo di Parigi consiste nella limitazione del riscaldamento globale a 1,5 °C, al fine di contenere le conseguenze del cambiamento climatico. L'Accordo di Parigi rappresenta il primo trattato internazionale che include un valore vincolante a livello mondiale. Sulla base di tale accordo, ogni singolo Stato si deve impegnare a definire e adottare un pacchetto di misure.

– Patto sul clima di Glasgow: addio ai motori a combustione

Nell'autunno 2021, la città scozzese di Glasgow ha accolto i rappresentanti di oltre 200 Paesi alla Conferenza sul clima "COP26". I delegati si sono pronunciati in merito alle misure per la tutela del clima finora adottate e hanno approvato il "Patto sul clima di Glasgow" per una riduzione più rapida dell'uso di combustibili fossili. Più di 100 partecipanti alla Conferenza hanno, inoltre, stipulato un accordo che fissa un termine per l'uso dei motori a combustione. Per ora Italia e Germania non hanno siglato questo accordo, assumendo una posizione divergente sulla questione dei combustibili sintetici, i cosiddetti "e-fuel", il cui impiego viene escluso dalle parti che invece lo hanno sottoscritto.

Logistica sostenibile: abbiamo fatto tanta strada, ma il traguardo è ancora lontano

Tutti conosciamo le immagini dello sfruttamento delle persone e della natura, dell'inquinamento e delle catastrofi naturali, delle proteste e dei vertici sul clima.

Ora, però, è giunto il momento di occuparci degli effetti prodotti da tali immagini. Quali principi sanciti da queste leggi e provvedimenti hanno rilevanza per le aziende operanti nel settore della logistica e dei trasporti? Quali misure possono essere adottate da queste aziende, considerate fornitori ai sensi della Legge tedesca sulla catena di approvvigionamento?

I prossimi episodi della serie "Logistica sostenibile" intendono fornire degli impulsi per trovare una risposta proprio a queste domande. Il tema del cambiamento climatico deve essere "trasportato" in tutto il mondo e per farlo c'è bisogno della migliore logistica!

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